Storytelling
Storytelling significa narrazione.
Storytelling non è Storyselling, così come narrazione d'impresa non è comunicazione d'impresa. Se quest'ultimo ha come priorità la vendita, il primo ha come scopo la fiducia.
Un'azienda che voglia rendere i propri prodotti appetibili, si appoggia allo storyselling. Un'azienda che cerchi di fare del proprio marchio un archetipo, una narrazione epica, ossia una storia attorno alla quale costruire una comunità, usa lo storytelling. Perché?
Perché per creare fiducia non basta creare prodotti funzionanti e belli, bisogna condividere dei valori. Bisogna costruire un passato comune e una prospettiva futura condivisa.
Perchè ciò sia possibile, però, è necessario esporsi, aprirsi al proprio pubblico. Nel male e nel bene.
Chi invece è pronto a mettersi in discussione, a rivalutare i propri limiti, la propria missione e il proprio ruolo sociale, trova nella narrativa d'impresa uno strumento impareggiabile.
Quando si condivide una visione si spingono i propri dipendenti, i fornitori, i clienti a prenderne parte, sino a divenire, essi stessi, narratori positivi del brand.
Un'azienda che faccia storytelling costruisce le fondamenta per il proprio futuro.
Non è uno strumento innovativo, che richieda innovazione tecnica o qualità introvabili (molti grandi imprenditori hanno fatto narrazione d'impresa nel '900, si pensi ad Olivetti, Ferrari, Chanel..a prescindere da come sia finita, noi non possiamo dimenticare i loro nomi e le grandi storie ad essi associati) eppure in pochi possono permetterselo.
Storytelling è anzitutto narrare se stessi, può essere fatto se si è sinceri. Se non si mira al tutto e subito, se si ha una visione lungimirante, se si pensa all'azienda come ad una comunità di persone prima ancora che ad uno strumento di profitto.
Non tutti possono permettersi di fare storytelling, ma chi può è destinato a rimanere nella storia.
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