
Visual Thinking
Visual Thinking è uno strumento molto interessante per esprimere idee e progetti, ma perchè sia efficace a volte non basta essere bravi a disegnare.
È necessario sapere come le immagini pervengano alla mente e in che modo il nostro cervello le elabori.
Studiando le capacità d'apprendimento e il modo in cui immagazziniamo informazioni è piuttosto evidente che un'immagine, da sola, ha significati plurimi; al contrario, quando ad essa si accompagna la parola, assume valori più specifici e ciò, rende più immediata ed efficace la comprensione della realtà che osserviamo.
Per questo le infografiche funzionano, all'inizio.
Queste forme visive, spesso, finiscono per essere talmente chiare ed esplicite da essere noiose.
E la noia, eccetto casi estremi, non è mai utile alla comunicazione. Spinge all'apatia.
Ma come si può rendere interessante e stimolante la comunicazione?
Quando il nostro cervello non è immediatamente in grado di riconoscere ciò che sperimenta, si alza il livello di attenzione.
In poche parole, ciò che non è totalmente svelato stimola la nostra intelligenza.
Ma quando si tratta di comunicazione aziendale, è importante che non vi siano zone d'ombra, ne va del patto di fedeltà tra chi parla e chi ascolta.
Quindi, come fare?
Personalmente ho risolto il dilemma facendo qualcosa di antichissimo: raccontando una storia.
Una storia fatta di immagini, di parole; una storia che informi, ma che soprattutto raccolga i valori dell'azienda e del prodotto di cui narra, che abbia cucita nel profondo la vita di chi lavora a quel prodotto o per quell'azienda.
E di storie di vite l'uomo ha sempre fame.
gALLERy





